Dal I trimestre del 2007, in Italia è disponibile il vaccino contro L’HPV.
Per i motivi sopra esposti, questo può essere considerato il primo vaccino contro un tipo di cancro. La disponibilità del vaccino contro l’Hpv è una grande notizia per le donne che, per la prima volta, hanno la possibilità di proteggersi in modo quasi totale da quella che è per le donne una delle principali cause di tumore.
Un nuovo studio, pubblicato da “The Lancet”, ha confermato con decisione l’efficacia del vaccino contro il tumore al collo dell’utero. Il vaccino protegge dall’infezione del Papillomavirus umano (tipi 6,11,16 e 18) e previene il 99% delle lesioni pre-cancerose del collo dell’utero nelle giovani donne (16-26 anni) non ancora entrate in contatto con il virus. Il vaccino è stato messo in commercio dopo una sperimentazione che in Italia si è svolta in 5 centri di ricerca (a Brescia, due a Roma, a Palermo e a Napoli) e che ha coinvolto più di 20.000 donne. Il follow-up è durato tre anni dopo la vaccinazione e questi sono i risultati. Gardasil ha anche dimostrato di proteggere fino al 100% contro le altre patologie genitali collegate al Papillomavirus che si manifestano prima del cancro del collo dell’utero e che vanno al di là della cervice.
Dai dati risulta che il vaccino è più efficace nelle giovani donne che non sono ancora entrate in contatto con i tipi di virus contenuti nel vaccino al momento dell’inizio della sperimentazione, rispetto alle altre popolazioni studiate tra cui donne che erano già entrate in contatto con il virus e donne con lesioni al collo dell’utero provocata dal Papillomavirus. Come tutti i vaccini ad azione profilattica, i massimi benefici si registrano a completamento del ciclo vaccinale prima che la persona incontri gli organismi che causano la malattia. E per quanto riguarda questo virus, questo momento coincide con l’inizio dell’attività sessuale. Proprio per questo le autorità sanitarie del mondo hanno raccomandato il vaccino soprattutto a tutte le ragazze in età pre-adolescenziale e giovanile. Ad oggi Usa, Canada, Australia, Francia, Germania, Italia, Belgio, Austria, Lussemburgo e Norvegia hanno rapidamente raccomandato la vaccinazione universale per le giovani donne e talvolta accompagnata da un programma di recupero per altre fasce d’età.
E’ bene chiarire che lo scopo dei vaccini in generale e, quindi anche del vaccino in questione, non è quello di curare l’infezione o il cancro della cervice uterina, ma vengono consigliati solo a chi è sano e non si è mai ammalato di quella determinata malattia, per poter acquisire gli anticorpi e quindi rimanere immune in caso di contagio.
Il vaccino attualmente in commercio si chiama Gardasil ed è prodotto dalla ed è prodotto da Sanofi Pasteur Merk ed è il primo dei due vaccini, per il virus HPV, che viene messo in commercio in Italia
Esistono, infatti due tipi di vaccini:
Il Gardasil che è tipo tetravalente cioè che immunizza contro 4 ceppi di virus HPV. Il Gardasil è un vaccino oncologico, ma anche un vaccino le malattie sessualmente trasmesse. Si parla di vaccino tetravalente perchè agisce creando immunità verso 4 ceppi di HPV: i tipi 6, 11, 16 e 18.
I ceppi 6 ed 11, come sappiamo, sono i maggiori responsabili dei condilomi, pertanto questo tipo di vaccino sarà efficace anche per combattere il diffondersi delle condilomatosi genitali da virus HPV, che rappresentano oggi una delle maggiori malattie sessualmente trasmesse.
L’altro Vaccino, GSK (GlaxoSmithKline), presto sarà anch’esso disponibile in farmacia ed è un vaccino bivalente, ad utilizzo esclusivamente oncologico, cioè mira solo a prevenire il cancro, infatti agisce selettivamente solo sui ceppi 16 e 18 ritenuti quelli maggiormente a rischio di neoplasie.
Per chi è indicato il vaccino per l’HPV?
Il vaccino, per ora è rivolto ai soggetti in giovane età ( gli adolescenti di età superiore ai 9 anni) che si presume non abbiano ancora incontrato il virus HPV. Anche altre categorie di persone si potrebbero avvantaggiare del vaccino, come Medici, Infermieri, Operatori Sanitari, ecc. nonchè Parenti e Partner sani di soggetti portatori di virus HPV, in particolare figli di genitori portatori di infezione da HPV. Infine i soggetti che sono guariti da un infezione da virus HPV e che vogliono essere sicuri di non contrarre più questa malattia.
E i maschi?
Il maschio, non ha il collo dell’utero, quindi non è esposto al cancro della cervice, però comunque può contrarre altri tipi di cancri a cui è stato associato il virus HPV. Inoltre il maschio resta sempre esposto al rischio di condilomi sia genitali che anali; può comportarsi da portatore sano o meglio “diffusore” del virus HPV.
Pertanto in futuro si potrebbe anche giungere alla conclusione che anche il maschio debba essere sottoposto a vaccinazione.
Per ora comunque l’efficacia protettiva non è stata valutata nei maschi.
Modalità di somministrazione e costi.
La vaccinazione consiste di 3 dosi distinte da 0,5 ml, somministrate a 0, 2 e 6 mesi.
Cioè dopo la prima dose (tempo 0), la seconda dose deve essere somministrata 2 mesi dopo, e la terza dopo 6 mesi (tutte e tre le dosi devono essere somministrate entro il periodo di 1 anno).
La somministrazione avviene attraverso iniezione intramuscolare preferendo la regione deltoidea del braccio o l’area anterolaterale superiore della coscia.
Naturalmente viene rilasciato dalle farmacia solo dopo presentazione di ricetta medica.
Ogni dose di Gardasil costa circa 188 euro.
Controindicazioni ed effetti collaterali del vaccino Gardasil
Consistono in Ipersensibilità ai principi attivi o ad uno qualsiasi degli eccipienti.
Inoltre che Gardasil deve essere somministrato con cautela nei soggetti affetti da trombocitopenia.
Nota bene:
Poichè Gardasil protegge soltanto contro le patologie causate da HPV tipi 6, 11, 16 e 18. Non c’è quindi protezione verso gli altri ceppi di virus HPV, Pertanto, bisogna continuare a sottoporsi all’abituale screening dei tumori del collo dell’utero che deve essere effettuato regolarmente.
Utilizzo in gravidanza ed in allattamento
Gardasil può essere somministrato a donne in allattamento. Per quanto riguarda invece la gravidanza La vaccinazione deve, essere rimandata a dopo il completamento della gravidanza.